In questa pagina desideriamo condividere tutte le innovazioni che stiamo realizzando a bordo
Dopo 20 anni di esperienza per mare e nei cantieri, confronto con vecchi e nuovi marinai, macchinosi fai-da-te, ci siamo resi conto che non sempre le soluzioni proposte in maniera specifica per la nautica, effettivamente, siano le migliori.
Spesso si possono trovare soluzioni altrettanto valide in un brico, in un supermarket, dai cinesi, on-line.
E non può mancare ” o’ fattapposta” , tipica espressione napoletana per indicare uno strumento creato all’occorrenza, e che ormai fa parte del mio corredo personale (ringrazio qui l’amico Sauro )
Bisogna solo essere curiosi.
Curiosi, attenti e di mente aperta, e le soluzioni arrivano….
Per il nostro progetto occorre definire esattamente le esigenze, valutare gli spazi, e trovare più soluzioni, a tra queste selezionare sempre quella integrabile al massimo con l’esistente ed espandibile in futuro.
Il nostro metodo di analisi, in realtà, è molto semplice:
- identificare l’esigenza
- ridurla all’essenziale
- acquisire il datasheet del migliore dispositivo sul mercato
- scomporre il dispositivo in blocchi
- riprodurre i blocchi reperendo sul mercato degli equivalenti rispettando le specifiche
- verifica di funzionamento
- istallazione definitiva
Cominciamo con la parte ENERGIA
ENERGIA
Berenice dispone attualmente di :
- 2 batterie da trazione 12v 180Ah per i servizi;
- 1 batteria 12v 110Ah per l’avviamento del motore
- 1 caricabatteria SBC 2 linee per quando siamo in banchina.
- 3 staccabatterie (neg comune, motore e servizi)
Durante la navigazione l’alternatore del motore provvede alla ricarica completa.
L’estate scorsa, alla boa, è rimasto incantato il galleggiante di una pompa di sentina e ci ha buttato a terra entrambe le batterie.
Nulla di male, abbiamo potuto mettere in moto ed in qualche ora di navigazione abbiamo rimediato.
Ma non ci è piaciuto…

Abbiamo risolto on-line con un pannellino solare 12v da 10w con regolatore di carica 3A, che ha mantenuto perfettamente in carica le batterie per tutta la stagione, consentendo l’uso delle sentine, luci interne (tutti led ovviamente) e quant’altro.
Naturalmente si è trattato di un ripiego ed anche urgente, visto che alla boa non disponiamo nè di acqua nè di corrente.
Vista la resa, stiamo valutando l’istallazione di 2 pannelli per un totale di 200w complessivi. Questo ci renderebbe autonomi dal punto di vista energetico
Questa istallazione in realtà apre la strada a numerose interpretazioni, perchè l’esubero di corrente, in pieno sole, rischia di compromettere le batterie, e,poi, non è uno spreco?
Ecco che nasce l’idea:
istallare un inverter adeguato, distribuire la 220v, ed alimentare così, per esempio, il frigorifero, una macchinetta da caffè, il congelatore a pozzetto e poter utilizzare in cucina ed a bordo tutti gli utensili “domestici”.
Facciamo un rapido calcolo a spanne: 360Ah dalle batterie, un assorbimento di un frigo domestico 22watt/24h, circa 16 ore di autonomia, quindi superiamo abbondantemente la notte; con pannelli solari da 200w, a regime, facciamo funzionare il frigo, carichiamo le batterie ed avanza ancora…
Aereazione
Come tutte le barche, anche Berenice soffre di umidità, specialmente nei mesi invernali.
In realtà, poi, non avendo una cappa aspirante, ristagna anche il vapore della cucina, che non fa bene agli interni.
Ci siamo documentati e, per quanto riguarda la cappa, non abbiamo trovato nulla che si potesse integrare negli interni di Berenice.
Poichè in corrispondenza del piano cottura abbiamo un grande oblò, perchè non sfruttarlo?

Anche in questo caso abbiamo risolto on-line. Abbiamo trovato questo aeratore da pc, 12V , 0,11 A, nato evidentemente per lunghi impieghi e silenziosissimo. Si adatta perfettamente all’oblo e riesce a smaltire (78mc/h) i vapori della cucina
A questo punto ci facciamo una domanda: ma se assorbe solo 0,11A, ne istalliamo 1 per ogni locale, e li colleghiamo al ns pannellino solare da 10w, riusciamo a far cambiare aria a tutta Berenice?
Sì, senza intaccare le batterie,e sopratutto solo di giorno quando l’aria è più calda ed asciutta.


Per collegare rapidamente i ventilatori al nuovo impianto elettrico ho trovato questi, inox, ip66.

e questo per il cablaggio, stagno, poco ingombrante e sicuro

E questo è il risultato

Acqua
L’acqua dolce a bordo, un problema per chi non desidera stare in porto.
Berenice dispone di 2 serbatoi per un totale di 400 l di acqua dolce, che non sono pochi, ma che comunque finiranno… e quindi?
Ci siamo informati per l’istallazione di un dissalatore, che ha decisamente un costo fuori budget, oltre ad occupare spazio ed assorbire un sacco di energia.
Quindi, come di consuetudine, ci siamo documentati.
I dissalatori commerciali sono così grossi, pesanti ed assetati di energia perché devono dissalare una quantità di acqua tale da sopperire la richiesta di più rubinetti aperti contemporaneamente, quindi devono processare una grande quantità di acqua salata, filtrarla, buttare la salamoia (l’acqua con il sale estratto) in mare e distribuire l’acqua trattata a bordo.
Parliamo quindi di 100-150 e 200 l l’ora.
Ma se noi abbiamo un consumo medio di circa 50 l al giorno( docce, cucina, igiene), non è sufficiente un dispositivo che produca 200 litri al giorno e li accumuli nei serbatoi?
e se automatizziamo tutto con con dei semplici galleggianti ed orologi, avremo sempre 200 litri disponibili, utilizzando l’energia prodotta con i pannelli.
Arduino
Certo, in barca c’è sempre un sacco da fare, se poi uno si deve mettere a programmare orologi, staccare utenze 220 per non sovraccaricare l’inverter, accendere quelle a 12v per sfruttare i pannelli… non si può diventare pazzi così! invece di semplificare la vita, ce la stiamo complicando.
Ecco allora l’amico Sauro, quello del “fatt’apposta”, che ci viene in aiuto.
Con un kit Arduino, e le giuste periferiche, dovremmo riuscire ad avere a bordo una centralina intelligente che gestisca pannelli solari, batterie, utilizzatori, dissalatore e chissà cos’altro..
Energia
Dopo un periodo di lavoro e di studio molto intenso, siamo arrivati finalmente ad un ottimo risultato: l’indipendenza energetica .
Sì, perché le due batterie da 180Ah non erano sufficienti per i nostri bisogni (incredibile, visto gli A disponibile) eppure….non andavano bene.
Il problema delle batterie al piombo, gel, agm etc è che hanno una tensione di carica max di 12,7v, e, durante l’uso, calano velocemente sotto gli 11v, proprio per la modalità di cessione dell’energia , e, quando la richiesta cessa, la tensione risale abbastanza velocemente.
In particolare il frigo 12v è un killer seriale di batterie. Alla partenza, con lo spunto che richiede, abbatte subito la tensione di 1 v, poi durante il funzionamento consuma qualche A, con il risultato che la tensione delle batterie cala subito a 11v, ma sotto questa tensione la pompa si ferma, causando un repentino rialzo della tensione (gli acidi della batteria si riassestano) , per cui riparte subito e riabbatte la tensione.
Il risultato è che il frigo attacca e stacca in continuazione, le batterie non reggono ed il motore si brucia, senza contare che i ripetuti cicli di carica e scarica deteriorano velocemente le batterie, anche se sono da trazione.
Come se non bastasse, durante la giornata, con il sole alto, l’energia prodotta, non avendo dove andare, viene dissipata in calore…. un delirio.
Come abbiamo risolto? 1 batteria lifepo4 12v 280A. L’abbiamo presa su Aliexpress

Per gestire il pacco batteria è necessario un bms, noi abbiamo scelto uno smart, gestibile da cellulare

Questo pacco batteria 12v 280A ha una tensione di carica di 14v, per un totale di 3,4kw. Questo ci consente di stoccare tutta l’energia prodotta dai pannelli durante il giorno, (abbiamo picchi di 9A) ed utilizzare così una serie di elettrodomestici.
INVERTER
Ma con tutta questa energia cosa possiamo fare? Semplice, utilizzarla per tutto, cercando anche, e soprattutto, di abbattere i costi di istallazione e gestione.
Quindi abbiamo istallato un inverter 3kw-6kw

Questo inverter, insieme al pacco batteria, ci ha permesso di valutare l’istallazione di alcuni elettrodomestici 220 v che, non solo costano 1/3 dell’equivalente per la nautica, ma essendo in classi energetiche favorevoli, di prolungare l’autonomia.
Questo è il nostro riscaldamento, un pannello radiante ad infrarossi con termostato, da 700w.

Questo è il frigo, 80 litri con freezer 220v in classe A
E per cucinare ecco il robot da cucina, sostituisce egregiamente il gas per tutte le preparazioni.